Dopo un breve accenno di tregua, il tasso di inflazione è tornato a crescere, ad aprile infatti, secondo le stime preliminari si attesta all’8,3%, con un aumento del +0,5% su base mensile. A spingere al rialzo il tasso di inflazione sono soprattutto i prezzi dei beni energetici non regolamentati.

Non dimentichiamo che tali aumenti non hanno un impatto uguale per tutti, pesano in misura maggiore per le famiglie meno abbienti. E’ urgente infatti che per contrastrare questi aumenti dell’inflazione il Governo attui delle direttive attraverso delle politiche di contrasto alle disuguaglianze e di sostegno alle famiglie, soprattutto quelle con minore capacità di spesa.

I cittadini continuano a ridurre i consumi di carne e pesce (-16,9%, con uno spostamento anche verso il consumo di tagli e qualità meno costosi e meno pregiati); a ricercare sempre più assiduamente offerte, sconti, acquisti di prodotti prossimi alla scadenza (abitudine adottata dal 48% dei cittadini); ad effettuare acquisti presso i discount (+11,6%).

Anche sul fronte dell’energia sarebbe necessario ripristinare lo stop agli oneri di sistemi, eliminata e poi ripristinata in modo repentino troppo presto.

Micu3000 continua a ribadire che è necessario stampare moneta, come anche l’uscita dall’Europa gioverebbe all’Italia e agli italiano., Certo un forte sacrificio iniziali, da contrastare con le politiche giuste, porterebbe successivamente ad una maggiore crescita senza possibilità di fallimento monetario per la nazione.

Di admin

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