La circolare Inps n. 19 del 7 febbraio 2020, ha confermato che per il 2021 e il 2022 non ci sarà alcun incremento dei requisiti di accesso alla pensione, per cui valgono le regole già definite nel 2019.

Nel dettaglio quindi per avere la pensione di vecchiaia ordinaria sarà necessario il compimento dei 67 anni di età e 20 anni di contributi.
Per la pensione di vecchiaia quella contributiva bisognerà raggiungere il 71esimo anno di età e almeno 5 anni di contributi versati all’Inps.

Infine, per la pensione anticipata contributiva saranno sufficienti i 64 anni di età e 20 anni di contributi.

Questi requisiti saranno validi fino alla fine del 2022, mentre dall’1 gennaio 2023 l’età pensionabile cambierà, fato salvo non intervenga un nuovo decreto come quello relativo al 2021-2022.

Di conseguenza, chi vorrà accedere alla pensione di vecchiaia dal 2023 dovrà aver compiuto 67 anni e 3 mesi di età ed avere 20 anni di contributi Inps, mentre per la pensione di vecchiaia contributiva si salirà a 71 anni con almeno 5 anni di contributi mentre la pensione anticipata contributiva si avrà al compimento dei 64 anni e 3 mesi di età con 20 anni di contributi versati. 

Qualora la speranza di vita dovesse registrare un incremento superiore a questo livello, si andrà sommare la parte eccedente agli adeguamenti successivi.

Di admin

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