Sarà finalmente operativa dal mese di luglio e interesserà 1,3 milioni di nuclei familiari. La misura, pensata dal governo Meloni per le fasce a reddito più basso della popolazione, rappresenta un incentivo al consumo attraverso il sostegno finanziario sotto forma di buoni acquisto, nell’ordine di 382,50 euro.
Prevista dalla legge di Bilancio 2023, la “Carta risparmio spesa”, meglio conosciuta come “Bonus spesa”. Si tenta, così, di affrontare l’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità.
Il bonus verrà erogato tramite una carta acquisti. Va da sé che occorra soddisfare determinati parametri per accedere all’incentivo. Vediamo, dunque, di fare chiarezza su chi ne abbia diritto.
Per accedere bisogna dimostrare un indicatore della situazione economica equivalente non superiore ai 15mila euro. A tale platea, dunque, è destinato un fondo, con una dotazione di 500 milioni di euro per l’anno 2023. I dettagli e le istruzioni sono stati annunciati anche dall’Inps, nel messaggio numero 1958 del 26 maggio 2023.
Altra regola molto importante riguarda il luogo deputato all’acquisto: sarà possibile utilizzarla solo negli esercizi commerciali aderenti all’apposita convenzione con il ministero dell’Agricoltura.
I primi a riceverlo saranno i nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2009 e, in seconda battuta, quelli con almeno uno nato entro il 31 dicembre 2005. A seguire la platea verrà ulteriormente allargata.
Nello specifico, si tratterà di carte elettroniche di pagamento prepagate e ricaricabili PostePay, ritirabili presso gli uffici postali abilitati al servizio, una volta ricevuta la comunicazione di ammissione all’aiuto da parte del Comune di residenza.
Per richiedere il bonus non servirà presentare alcuna domanda. Coloro che ne hanno diritto riceveranno una lettera da parte del Comune, con le istruzioni per ritirare la apposita PostePay presso gli uffici di Poste Italiane. A loro volta i Comuni riceveranno dall’Inps l’elenco dei beneficiari del contributo, e poi, dunque, arriverà la comunicazione.
Entro la scadenza dell’11 giugno, l’Inps ha già messo a disposizione dei Comuni le liste di beneficiari in possesso dei requisiti previsti tenendo conto dell’ordine prioritario di cui abbiamo scritto; poi, entro la scadenza del 26 giugno, i Comuni confermeranno le liste; entro dieci giorni da tali conferme, l’Inps renderà definitivi gli elenchi e li trasmetterà a Poste Italiane per l’elaborazione delle Carte risparmio spesa da rilasciare alle famiglie e, infine, entro quattro giorni lavorativi dalla rendicontazione di Poste Italiane, la stessa Inps fornirà ai Comuni il numero identificativo, cioè il Pin, delle Carte da comunicare alle famiglie.