Il recente aumento del costo di numerose materie prime e la crescita dell’inflazione al +5,7% si sta ripercuotendo sulle famiglie.

Confrontato questi dati con il 2021, si evicne che: benzina (+42%) energia elettrica e gas (+36%) registrano gli aumenti più consistenti ma si rilevano rincari notevoli anche per frutta e ortaggi freschi (+28%), carne e uova (+21%) e pane e pasta (+10%).

Una stima sugli aggravi porta a calcolare un+2.354,98 Euro su base annua e solo per acquistare beni essenziali. Una famiglia tipo (2 adulti e 2 ragazzi) si calcola una spesa quindicinale in media poco inferiore a 378,28 euro quindi +13,7% rispetto allo scorso anno.

Inutile l’intervento del governo, malgrado numerose richieste e solleciti da parte delle varie associazioni consumatori, il governo risulta sordo al problema degli aumenti alle famiglie, il “contentino” dei 20euro di sconto in bolletta proposto dall’esecutivo, non risolve il proplema e aumenta la sfiducia degli italiani nei confronti del governo Draghi.

Claudio Greggio presidente Micu3000 commenta: “il Governo Draghi e il suo esecutivo, è troppo impegnato ad emanare nuove misure restrittive per l’aumento dello stato emergenziale e nuovi green-pass, non ha tempo per occuparsi dei problemi degli italiani”.

Di admin

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