Quali sono i doveri a cui devono far fronte i carabinieri, nella qualità di pubblici ufficiali, e quali le loro responsabilità nell’esercizio delle funzioni.

L’attività dei carabinieri e dei pubblici ufficiali è volta alla tutela dei cittadini e del patrimonio. Carabinieri e pubblici ufficiali sono tenuti a salvaguardare la cittadinanza, garantendo la libertà dei singoli individui e contribuendo alla sicurezza di tutti.

In generale, possiamo affermare che l’attività di polizia svolta dalle forse dell’ordine riguarda la salvaguardia del sereno svolgimento della vita cittadina, attraverso la garanzia della libertà delle singole persone ed il contributo alla sicurezza dei cittadini. Ha però anche lo scopo di assicurare l’osservanza delle leggi, dei regolamenti e delle ordinanze emanate da Stato, Regioni, Comuni. ma cosa succede e soprattutto cosa fare se i carabinieri non vogliono prendere una nostra denuncia?

In primis devi sapere che il carabiniere che si rifiuta di ricevere la tua denuncia sta, infatti, commettendo il reato di rifiuto di atti di ufficio.

I poteri tipici del pubblico ufficiale sono:

  • assumere informazioni;
  • ispezionare cose e luoghi;
  • effettuare rilievi segnaletici, descrittivi e fotografici;
  • eseguire il sequestro cautelare delle cose oggetto di una confisca amministrativa;
  • sequestrare il veicolo o il natante privo dell’assicurazione o della carta di circolazione;
  • ricevere denunce e querele.

I pubblici ufficiali hanno, inoltre, l’obbligo di sporgere denuncia alla magistratura quando nell’esercizio o a causa delle loro funzioni o del loro servizio ricevono la notizia di un reato perseguibile d’ufficio. (art.331 c.p.p.).

Quindi, il pubblico ufficile che si rifiuta di prendere una vostra denuncia, per quanto possa sembrare agli occhi dell’ufficiale inutile, commette un reato. L’invito dell’associazione è infatti quello, se possibile ed in caso di rifiuto del pubblico ufficiale a redigere l’atto di denuncia, di registrare il tutto. Esagerando e conoscendo l’andamento delle caserme italiane, senza però fare di tutta un’erba un fascio, possiamo affermare che la cosa migliore sarebbe sempre quella di registrare già dall’entrata della caserma o del posto di polizia e per tutta la durata del colloquio con l’ufficiale.

In secondis, dobbiamo dire che non è reato la registrazione se successivamente usata come prova per affermare i nostri diritti. Quindi dovendo in questo casi affermare e far valere i nostri diritti, la registrazione non è reato.

Come parte una denuncia:
La denuncia può essere presentata in forma orale o scritta. Nel primo caso l’ufficiale di polizia giudiziaria – o il pubblico ministero – redige verbale, mentre nel secondo l’atto dovrà essere sottoscritto dal denunciante o da un suo procuratore legale.

Cosa succede dopo una denuncia:
Se qualcuno ti denuncia, a meno che non si tratti di un reato grave o perseguibile d’ufficio per il quale puoi rischiare l’arresto, non succede nulla fino a quando il pubblico ministero non conclude le sue indagini. E’ utile avere un avvocato.

Cosa fare se si viene denunciati:
Chi subisce una denuncia è esposto a diverse conseguenze, in base alla tipologia di reato: se la denuncia riguarda un reato molto grave, si rischia l’arresto da parte delle Forze dell’Ordine, altrimenti non succede nulla fino a che il pubblico ministero non conclude le sue indagini. E’ consigliabile appena c’è ravvisaglia, avere un avvocato.

Dove si può sporgere una denuncia ed eventualmente denunciare il reato commesso dal pubblico ufficiale:
La denuncia – da non confondere con la querela – può essere presentata presso un commissariato di polizia, una caserma dei Carabinieri o la procura di competenza, sia tramite atto scritto che a voce. È consigliato allegare alla denuncia tutte le prove a sostegno della vostra tesi, come ad esempio un filmato o una foto.

Di admin

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